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Schermo Full HD / 4K e AMOLED / LCD, cosa significano

Leggendo le caratteristiche di uno smartphone abbiamo letto qualcosa del genere: “Questo è uno schermo in Full HD che utilizza una tecnologia AMOLED”

Ma che significa? Dire che lo schermo è d’ultima generazione non sempre rende chiare le faccende, non sapendo esattamente i vantaggi d’un tipo di Display. Per capire meglio di cosa stiamo parlando vediamo i tipi di risoluzione e i tipi di tecnologia usati dai display moderni.

RISOLUZIONE DISPLAY

La risoluzione può contare su parecchi fattori: più è alta, maggiore è il livello di dettaglio che possiamo vedere con chiarezza. E’ inoltre ideale per vedere contenuti ad alta risoluzione come le apps VR. Ricordatevi sempre che la dimensione dello schermo è relativa, non sempre indicativa della risoluzione.

4K Ultra HD. L’ultimo grido in fatto di risoluzioni su Smartphone, con 3840×2160 di risoluzione totale. Anche se non è davvero 4K (ovvero 4096×2160) è comunque un altissimo livello di dettaglio. L’unico cellulare a buon esempio di questa risoluzione è il Sony Xperia Z5 Premium.

2K. Il “secondo passo” dopo il Full HD: 2560×1440. Risoluzione ancora molto alta e pregiata. I cellulari che lo portano bene è l’LG V20, Galaxy S7, Moto Z, Nexus 6P e l’HTC 10.

Full HD. Conosciuto anche come 1080p, una risoluzione Standard che offre un ottimo livello di qualità (1920×1080). L’iPhone 7 Plus ad esempio offre questo tipo di risoluzione. Altri buoni esempi sono il OnePlus 3, Huawei P9 e Sony Xperia X.

Conosciuto anche come 720p, la risoluzione per il mercato dei cellulari odierni più bassa possibile (1280×720). Il Galaxy J3 e il Moto G4 Play sono ottimi esempi.

TECNOLOGIA DISPLAY

LCD. Una vecchia, ma sempre apprezzata tecnologia. I cristalli liquidi vengono inoltre con tante varianti, ma quelle che possiamo trovare di più nei cellulari è l’IPS o il TFT. Ha bisogno d’un illuminazione secondaria, altrimenti è impossibile da vedere. La tecnologia TFT è meno costosa da produrre, ma perde parecchio nel dettaglio e consuma più energia. E’ la meno usata nei cellulari, mentre l’IPS è una delle tecnologie più sfruttate: può infatti dare più dettagli e consumare di meno (anche se è tutto dire, ha bisogno d’una illuminazione più potente del dovuto per funzionare bene). Un ottimo esempio è l’iPhone che ha sfruttato la tecnologia LCD-IPS per anni.

AMOLED. Termine reso famoso dalla Samsung, anche se un ottimo esempio l’ha dato anche l’Huawei. Viene in tante varianti sempre più aggiornate, come il Super AMOLED che include più funzioni in un singolo display. A differenza del display LCD non ha bisogno d’un illuminazione secondaria per funzionare, si tratta infatti d’una materia organica che s’illumina tramite una trasmissione elettrica. Perciò, il consumo elettrico è relativo all’immagine visualizzata. Più è scuro, meno consuma. A differenza dello schermo LCD non è facile da usare controluce, anche se esistono Apps dedicate a correggere questo problema. Può produrre colori molto vivi e scuri ben cupi.

Retina. Non si parla esattamente del Display quanto del metodo d’uso: si tratta dello schermo nativo dell’Apple che utilizza una risoluzione con un livello di dettaglio molto alto, pur consumando poco. E’ un sistema molto ingegnoso, ma che è stato rapidamente superato dal tamburo battente delle nuove risoluzioni e gli schermi sempre più grandi e brillanti.

Detto ciò, ricordatevi che non ci sono vinti o vincitori in una battaglia del genere: a seconda di quel che fate con un cellulare, va anche scelto il display più adatto per voi.

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