Sei Qui
Home > Guide > Truffe via SMS (es. accesso conto banca, postepay, paypal): come accorgersi

Truffe via SMS (es. accesso conto banca, postepay, paypal): come accorgersi

Tutti i sistemi vengono aggiornati nel tempo, anche quelli che – purtroppo – riguardano le truffe ed altri piccoli imbrogli. Da qualche tempo i vari truffatori sono passati ai sistemi mobile, ovvero ai nostri Smartphone. Non si può infatti ignorare la presenza dello Smishing (ovvero il Phishing effettuato via SMS) e i vari tentativi di effettuare il SIM Hijacking (ovvero rubare il nostro numero usando dati personali come la carta d’identità e simili).

Ma naturalmente non tutti questi mezzi vengono effettuati sotto il nostro naso. Molte volte dobbiamo essere noi a fare il primo passo e cascarci: per questo dobbiamo fare molta attenzione. Ecco perciò quello che c’è da sapere e cosa possiamo fare per proteggerci.

Prima di tutto, immaginate i vari imbrogli che arrivano alle vostre caselle Mail. Parecchi di quelli che riguardano gli SMS sono completamente simili: un messaggio che sembra affidabile, che riporta un contenuto urgente per qualche motivo e c’invita a visitare un sito per rimediare.

Le metodologie utilizzate per discernere l’identità reale di chi sta dietro quell’SMS sono numerose e tutte completamente simili alle Mail.

  • Controllate sempre se il numero di telefono è affidabile. Google è vostro amico! Potete vedere se altre persone hanno segnalato questo numero sui tanti servizi disponibili sul web.
  • Alcuni possono falsificare il nome del proprio contatto, evitando di evidenziare il numero. Questo complica le cose ma non le rende necessariamente impossibili: potete sempre confrontare il contenuto del messaggio con altri utenti sulla rete.
  • Molte volte i messaggi mancano di alcuni dati personali come nome o cognome, ma non rappresenta comunque il 100% dei tentativi di truffa. Possono essere presenti errori ortografici molto evidenti.
  • NON CLICCATE SUL LINK PRESENTE NELL’SMS : Controllate se il link è affidabile, ma non fatelo attraverso il cellulare. Ad esempio se notate che vi arriva un SMS da “Paypal” e l’indirizzo al sito Web riporta cose come “Paypall” o “Paypal.ca” non provate nemmeno a premere sull’indirizzo, cancellate il messaggio e bloccate il mittente.
  • Se il messaggio vi sembra davvero reale, nulla di vieta dal contattare l’azienda che sta dietro tutto questo. Contattate la vostra banca, il servizio di posta o come l’esempio, Paypal.

Insomma, dovete in generale fare parecchia attenzione. A volte basta una piccola occhiata e subito si capisce che il messaggio è falso: ma non dovete comunque mai dimenticare che, in fondo, è anche possibile fare una combinazione d’informazioni incrociate per risalire alla vostra identità e quello che usate generalmente per qualsiasi cosa.  Questo è possibile attraverso la consultazione dei tanti Leak avvenuti sulla rete, con il quale si può scavare molto sulla nostra identità. Siti di Social network, come Facebook o Twitter, possono inoltre mettere a nudo ulteriori informazioni sulla nostra identità.

E’ possibile usare dei programmi per proteggerci da eventuali SMS truffaldini? Dipende, naturalmente, dal tipo di comunicazione usata. Molte App antivirus possono in tutto e per tutto proteggerci dall’apertura di siti che contengono Malware (come l’App di Kaspersky)  ma non tutti, perciò non consideriamoci sempre protetti da tutte le minacce presenti nei vari messaggi che riceviamo ogni giorno.

Un altro consiglio è quello di usare preferibilmente una protezione all’interno del nostro Router. Ovviamente dipende dal tipo di Router usato, ma possiamo anche applicare un servizio DNS che può limitare l’apertura di siti truffaldini. Ovvio, ciò deve avvenire attraverso la comunicazione Wifi e quindi attraverso il Router: se il cellulare apre l’indirizzo attraverso la sua comunicazione dati, siete comunque scoperti.

Non dimenticate infine che i cellulari con Root (modificati) sono più deboli e possono ottenere più infezioni come di conseguenza, che s’annideranno molto più in profondità del normale. E’ comprovato che gli Antivirus possono fare ben poco con le infezioni interne, anche se possono prevenire l’apertura di link nocivi.

Lascia un commento

Top