A causa della pandemia, tutti hanno cercato metodi per incoraggiare meglio lo Smart Working (anche definito con il classico termine del Telelavoro) e consentire così a vari progetti di continuare il suo corso, ma naturalmente bisogna sempre fare i conti con ciò che riguarda i vari aspetti e le funzioni del servizio che viene utilizzato per ottimizzare questo scopo. In questo caso analizziamo Zoom, un servizio per videoconferenze al livello Business, ed il suo pericolo che riguarda i messaggi privati.
Infatti, molti utenti asseriscono che i messaggi privati di Zoom non sono poi così ben protetti. Questo dubbio sorge dall’incredibile numero di messaggi che sono stati resi pubblici a seguito anche immediato d’una videoconferenza. Cos’è successo, esattamente? Qualche Hacker ha scoperto una debolezza nel sistema e ne ha fatto immediatamente uso?
La spiegazione in realtà è molto più semplice.
Cominciamo col spiegare come funzionano gran parte dei meeting effettuati tramite Zoom.
In superficie, Zoom è un servizio facile da usare e con molte soluzioni d’uso. Alcuni lo usano anche in termini “casalinghi” così da comunicare con vari colleghi d’un piccolo progetto comune. Ma il programma è anche particolarmente apprezzato poiché è capace di registrare le conferenze effettuate tramite il servizio. Qui vogliamo mettere l’enfasi, molto precisa, sul fattore di registrare la conferenza – non il video in sé o le varie notifiche apportate, ma proprio tutta la sessione. Questo include, ovviamente, anche i messaggi scritti all’interno della chat generale.
Fin qui, tutto a posto, niente panico. In fondo, i messaggi privati vengono intesi come tali proprio perché sono visti da due singole persone, ed è tutto finito lì. Eccetto, che il salvataggio include anche tutto ciò che è stato condiviso in privato. Questo, è ciò nel quale molti utenti cascano senza accorgersi del problema: non ci sono pirati informatici coinvolti, ma semplicemente l’ingenuità dell’utente e (con tutta probabilità) la mancanza di precise istruzioni distribuite dal servizio.
Il punto è questo: le registrazioni possono essere salvate e condivise. Naturalmente la riproduzione è quasi esclusiva al player di Zoom, ma è possibile estrarre comunque altre informazioni. Molti sono cascati nel problema di condividere sessioni che includono messaggi privati, spesso senza volerlo. Questi sono evidenti sotto una piccola sezione che mette in evidenza i messaggi lanciati ad un particolare contatto. Fra questi messaggi è possibile vedere quelli che sono registrati come “Privately” o Privatamente. Quindi sì, tutto viene incluso, e il problema sorge proprio dalla mancanza di conoscenza degli utenti a proposito di questo fatto.
E’ possibile disattivare la presenza dei messaggi privati nelle registrazioni?
Zoom probabilmente ha già preso nota di questo problema, ed è possibile che includerà una faccenda del genere in futuro. Ricordatevi, durante la videoconferenza, nessuno può leggere i messaggi privati (nemmeno chi ha iniziato la chiamata). Solo tramite la registrazione, e quindi attraverso la condivisione fra i vari contatti, è possibile venire a conoscenza dei messaggi privati che avete mandato (ed esclusivamente voi, verso gli altri).
Zoom stessa ha specificato che l’Host (ovvero chi crea la stanza per la videochiamata) non può intercettare messaggi, né controllare se vi sono altri inoltri di chiamate, per vedere dove le chiamate VOIP finiscono e così via. Non hanno alcun controllo. Tuttavia le registrazioni possono contenere tutti questi dati.
Se perciò volete accettare un consiglio, non mandate messaggi privati ad altri utenti durante la videoconferenza se poi avete intenzione di condividerla ad altre persone. Usate un altro metodo di comunicazione per farlo, magari usando il vostro Smartphone (se state usando la versione Desktop) o viceversa. E’ importante saper dividere le comunicazioni lavorative da quelle personali, anche perché bisogna mettere in evidenza che vi state concentrando sul progetto in corso!